Siamo in attesa della decisioni dei commissari e non vorrei essere in loro. Siamo davanti all’ennesima interpretazione di un regolamento che va assolutamente cambiato e riscritto. Mi spiace per Leclerc, autore di un gran premio fantastico in cui ha fatto tutto bene mettendo in mostra il suo valore e la sua determinazione nella difesa sul primo attacco di Verstappen, ma per me siamo davanti ad un contatto di gara, non oggetto di penalità. Queste bagarre sono il DNA della F1 e se li eliminiamo, tanto vale spegnere la TV.
In pista ha vinto Max Verstappen che regala alla Honda il primo successo dal ritorno in F1 e dell’era ibrida, dopo anni bui e difficili. Interrompendo l’egemonia Mercedes. Dopo una partenza pessima in cui è scivolato indietro, ha recuperato con grinta completando l’opera col sorpasso finale. Leclerc e Verstappen saranno gli avversari del futuro e hanno appena scritto il primo capitolo di una sfida emozionante tra due grandi campioni.
Abbiamo assistito ad un gran premio molto tattico, con tantissimi sorpassi e dettato anche dai problemi alle gomme. La Ferrari porta a casa un secondo e quarto posto preziosi, ma deve meditare poiché fino a 9 giri, come si è intuito dal team-radio, Leclerc ha dovuto gestire i consumi.
Una rondine non fa primavera e la macchina da battere resta la Mercedes. Per l ‘intero fine settimana non sono mai stati competitivi, su una pista che temevano. Non sono riusciti a gestire al meglio le gomme e i loro piloti non sono stati esenti da diversi errori. Una weekend sottotono è permesso.
Da sottolineare l’ottima prestazione di Sainz con una McLaren in forte ascesa. Da ultimo a ottavo, con Norris che chiude al sesto posto davanti alla seconda Red Bull di Gasly. Col decimo pèosto, Antonio Giovinazzi interrompe il digiune e conquista il primo punto mondiale, alle spalle di Kimi Raikkonen. Tre punti importanti per il team Alfa Romeo Racing in ottica Costruttori.
Gian Carlo Minardi