Questo fine settimana tutta l’attenzione degli appassionati sarà rivota verso il circuito della Sarthe che ospita l’86esima edizione della 24 Ore di Le Mans. Mai come quest’anno vede già la favorita alla vittoria finale: la Toyota TS050-Hybrib che vedrà al via due equipaggi composti da Alonso-Buemi-Nakajima e Conway-Kobayashi-Lopez.
“Sarà tutt’altro che una passeggiata per la squadra giapponese, se in una 24 ore possiamo utilizzare questa parola. Dopo il ritiro di Porsche e Audi, partono certamente come favoriti, ma il loro compito non sarà certamente cosa facile poiché le incognite di una maratona come Le Mans sono innumerevoli e imprevedibili. Non dimentichiamoci come sono finite le ultime due edizioni in cui hanno regalato la vittoria ai diretti avversari a poche ore dalla bandiera a scacchi causa ritiri. Il loro principale avversario sarà l’affidabilità, ma avranno certamente fatto tesoro degli errori commessi nel recente passato” analizza Gian Carlo Minardi
Oltre all’affidabilità le due Toyota avranno come avversari principali la Rebellion R13 e la BR “E’ un’edizione della maratona con poche LMP1 in cui mi Toyota dovrà salvaguardare anche la sua immagina correndo su ritmi importati senza risparmiarsi pur di puntare alla vittoria. Diversamente sarebbe una delusione” prosegue il manager faentino.
Occhi puntati su Fernando Alonso “Insieme ad Alonso ci sono tantissimi piloti con un passato in F1 (sono addirittura 24 i piloti presenti in griglia che corrono o hanno corso nel mondiale n.d.r), ma per lo spagnolo quest’edizione potrebbe essere il trampolino di lancio verso nuovi lidi, lontani dalla F1. La non competitività della McLaren e la contestuale non disponibilità di sedili importanti porterà un pilota di 37anni a guardarsi intorno, puntando verso la Indy o le gare endurance dove quest’anno è già impegnato nel FIA WEC. Da quanto si apprende, in casa Ferrari Sebastian Vettel avrebbe imposto il suo veto all’arrivo di Daniel Ricciardo che resterà in Red Bull a fianco di Max Verstappen”
Grande interesse per i colori italiani sarà rivolta nella classe GTE Pro, con uno schieramento a tre punte da parte di Ferrari che vedrà l’esordio anche di Antonio Giovinazzi, con una sfida tra Porsche, Ford, Aston Martin e Chevrolet “La sfida in GTE sarà molto interessante, considerando anche la lotta tra Ferrari e Porsche con l’ex Gimmi Bruni, anche se il BoP non sembra essere a vantaggio della vettura di Maranello penalizzata nelle velocità di punta. La Ferrari si presenta al via con tre equipaggi di tutti rispetto capitanati da Rigon e Pier Guidi a cui ci è aggiunto anche Giovinazzi sulla terza Ferrari 488 di AF Corse insieme a Vilander e Derani”