Dal gran premio di Abu Dhabi sono passati questi due mesi e ci aspettano ancora altri trenta giorni prima di rivedere le vetture in pista, in occasione della prima giornata di test collettivi. In mezzo le presentazione con la Renault (20 febbraio) che farà da apripista a cui faranno seguito Ferrari e Mercedes, i cui veli cadranno giovedì 22 febbraio.
Pausa troppo lunga? Lo abbiamo chiesto a Gian Carlo Minardi
“La pausa non è certamente troppo lunga se consideriamo una stagione con 21 gran premi. Tutti stanno lavorando duramente per preparare ogni singolo dettaglio anche perché non dobbiamo dimenticarci che la sfida può importante è legata alla durata delle power unit che quest’anno dovranno essere solamente tre per ciascun pilota. Un rapporto di 1 a 7” sottolinea Gian Carlo Minardi
“La parte dolente è questo silenzio da parte dei team che non emettono nessun comunicato e non organizzato conferenze per tenere aggiornati gli appassionati. Purtroppo da qualche tempo sta prendendo piede questa moda che trovo assurda, così come farsi lo sgambetto fissando le presentazioni il medesimo giorno. In tutte le altre realtà sportive le squadre forniscono delle informazioni e il mondo mediatico va avanti.” prosegue il manager faentino
“I team sono impegnati a cercare di raggiungere la Mercedes che resta il punto di riferimento e la Ferrari è chiamata ad un salto di qualità che non sarà facile dopo le cinque vittorie della passata stagione. Da seguire anche la lotta in famiglia tra Renault, McLaren e Red Bull che avranno la medesima unità motrice e l’incognita Toro Rosso-Honda. I giapponesi arrivano tra tre stagioni deludenti, i cui problemi sono legati all’uso del carburante e dei lubrificanti il cui utilizzo e sviluppo sono una parte integrante delle prestazioni e affidabilità””