Per orgoglio nazionale mi fa piacere apprendere che Antonio Giovinazzi sarà nuovamente al volante della Sauber. Un segnale sicuramente positivo anche se mi spiace per quanto successo a Wherlein. Dopo il positivo esordio nel gran premio inaugurale in Australia, Antonio ha ricevuto riscontri positivi dalla stampa sia nazionale che internazionale, specialmente dall’Inghilterra. Un risultato doppiamente importante perché arrivato su un circuito in cui è difficile fare esperienza diretta, così come la pista di Shanghai.
Dopo il semi-circuito australiano il Circus arriva su un circuito vero e sarà interessante vedere come si comporteranno le nuove gomme Pirelli che ha scelto di portare le Mediun, Soft e Supersoft. Parliamo di un manto stradale sicuramente più abrasivo.
Ripartirà la sfida tra Ferrari e Mercedes. Per la prima volta i tedeschi sono stati battuti in pista, e non hanno perso la vittoria per problemi di affidabilità o errori. Shanghai, come i prossimi circuiti, sarà importante per delineare il potenziale della Red Bull – ancora alle prese con una power unit non al top – e della Force India e Williams.
Renault è al lavoro per preparare una nuova power-unit dopo i problemi emersi a Melbourne, così come Honda anche se la situazione dei giapponesi è decisamente più tragica.
Nei giorni scorsi c’è stata una riunione importante tra tutti i costruttori, a cui hanno partecipato anche i responsabili di Alfa Romeo e Volkswagen. Il 2020 è ancora lontano, ma è un piccolo segnale di apertura ed interessamento al mondo della F1, oltre ad un abbandono quasi definitivo della tecnologia aspirata.
Gian Carlo Minardi