È calato il sipario anche sulla seconda giornata di test sulla pista di Barcellona che ha visto svettare la Ferrari di Kimi Raikkonen, davanti alla Mercedes di Lewis Hamilton e alla Red Bull di Max Verstappen anche se non è ancora il momento di valutare i tempi poiché non sappiamo il quantitativo di benzina a bordo.
Sul fronte dell’affidabilità Ferrari e Mercedes sono partite col piede giusto, diversamente da Honda e Renault. Da quanto si può intuire e interpretare dalle parole di Ricciardo e Verstappen il motore Renault non sta girando al massimo dei regimi, proprio per evitare spiacevoli inconvenienti che rallenterebbero anche lo sviluppo della vettura. Stando così le cose la vettura di Maranello potrebbe essere l’antagonista dei campioni del mondo.
Debutto non facile per Antonio Giovinazzi al volante della Sauber. L’alfiere dell’ACI Team Italia e terzo pilota Ferrari ha dovuto farei conti con un problema sulla power-unit dopo appena due giri. Nel pomeriggio i meccanici lo hanno riportato in pista dandogli la possibilità di completare 66 tornate e vincere la svida col compagno di box.
In casa Williams Lance Stroll è stato protagonista di un innocuo fuori pista che gli è costato però la rottura dell’alta anteriore e l’interruzione del lavoro. Un campanello d’allarme per queste ali che potrebbero creare problemi durante la stagione vista la fragilità
Credo che giovedì, in occasione dell’ultimo giorno di questa prima tornata di test, potremo avere un assaggio del livello delle vetture. Già ora i tempi si stanno abbassando velocemente con riscontri cronometrici più veloci di oltre 1” rispetto al 2016.
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