Dopo il week end inglese di Silverstone, secondo appuntamento della Blancpain Endurance Series, il manager faentino Giovanni Minardi è tornato a parlare di Davide Rigon ponendo l’accento sulle sua qualità tecniche, grazie alle quali è riuscito ad imporsi in tutti i campionati in cui ha preso parte “Davide è un talento puro al 100%, ma non capito dagli addetti ai lavori. E’ un ragazzo straordinario con delle capacità fuori dal comune. Non ha niente da invidiare ai vari Alonso, Vettel, Rosberg o Hamilton” analizza Minardi che proprio quest’anno festeggia il primo decennale della sua società di management “E’ uno di quei piloti che non ha la “valigia”, ma nonostante questo ha sempre vinto in tutti i campionati. Grazie solo alle sue capacità”
Il 26enne vicentino inizia la sua carriera in monoposto vincendo al debutto nel 2005 la F. Azzurra, prima di conquistare il titolo di vice-campione l’anno successivo in Formula 3 Italia e tornare al successo nel 2007 con il doppio titolo di campione italiano ed europeo di F.3000. La striscia positiva del campione prosegue anche l’anno successivo aggiudicandosi al debutto assoluto la 24h di Spa al volante della Ferrari nel Mondiale FIA GT, per poi inaugurare l’albo d’oro della Superleague Formula, campionato vinto anche nel 2010 “L’unico tassello che gli manca è la GP2, ma per varie sfortune. Nel 2009 solo una serie di coincidenze non gli hanno permesso di esplodere. A Montecarlo, ad esempio, aveva chiuso gara-1 al nono posto quando l’ottavo parte in pole” ricorda il manager faentino “Partendo in pole in gara-2 avrebbe vinto al 99%. Sappiamo che Montecarlo ti apre diverse possibilità. Nel 2011 era in splendida forma, come aveva dimostrato nei test invernali. Purtroppo nel primo appuntamento è stato letteralmente mandato a muro riportando la frattura a tibia e perone. Risultato: stagione finita. Sostituito da Filippi, pilota al pari di Davide come qualità velocistiche, ha dominato il campionato. Facendo tutta la stagione si sarebbe aggiudicato il titolo ai danni di Grosjean, ripescato dalla F1 proprio quell’anno e oggi ancora nel circus”
Giovanni però pone l’attenzione anche su un altro aspetto molto importante “La sfortuna più grande di Davide è quella di essere italiano. Diversamente oggi sarebbe già in Formula 1 da qualche stagione. In Italia nessuno investe sui giovani e nello sport. Lo faceva solamente la Minardi. Per fortuna oggi abbiamo il programma legato alla FDA che ha due buoni piloti con cui sta facendo bene. Purtroppo si è incominciato un po’ tardi, ma a breve i risultati arriveranno”
A Monza, nel primo week end della serie endurance Rigon ha portato al successo, insieme ai compagni Cesar e Daniel, la Ferrari 458 del team Kessel “E’ stata una grande vittoria e un week end praticamente perfetto. E’ stato castamente il più veloce e anche in gara ha imposto un ritmo insostenibile per tutti senza commettere la minima sbavatura. E’ in una forma fisica veramente importante. Ha recuperato al 100% da quel terribile incidente. Supportato dal team credo che sarà dura per tutti. Si merita di tornare alla grande e dimostrare che nessuno è superiore a lui in qualsiasi campionato” conclude Minardi