Coi motori spenti e le factory chiuse per la pausa estiva, ne approfittiamo per stilare la pagella del primo semestre. Una prima parte condizionata certamente dalla Mercedes che ha saputo dominare in lungo e in largo, specialmente con Lewis Hamilton, e dal piacevole ritorno della Ferrari come seconda forza del Mondiale, davanti alle Williams di Massa e Bottas e alle Red Bull, condizionate però pesantemente dalla Power-unit transalpina.
Mercedes – 8 Tecnicamente parlando sarebbe certamente da 10eLode, valutando già solamente le sei gare consecutive corse con la medesima PU. Causa errori di strategia in Malesia, Montecarlo e Ungheria il voto scende di due punti.
Ferrari – 8 Due vittorie e sette piazzamenti la hanno portata al secondo posto nel Mondiale Costruttori, ma il percorso per raggiungere le Frecce d’Argento è lungo e tortuoso. Sono stati molto bravi ad approfittare dei due “regali” Mercedes.
Williams – 7,5 Mezzo punto in meno rispetto a Maranello. Hanno una vettura molto performante su alcuni tracciati veloci, per poi concedere qualcosa di troppo sui circuiti più lenti (vedi Ungheria). Come già successo l’anno scorso sapranno ribaltare la situazione a loro favore nella seconda parte della stagione.
Red Bull e Toro Rosso – 7 Tecnicamente le due vetture by bibitari sono costruite bene, anche se pagano oltre misura i problemi della Power-Unit Renault. In particolar modo alla TR mancano punti pesanti, causa affidabilità, negli ultimi giri. In Ungheria, su un circuito non da motore, hanno portato tre vetture nei primi quattro posti.
Sauber – 6,5 Ottavo posto e 22 punti, davanti solamente a McLaren e Marussia. Stanno facendo meglio del 2014 ma non sono all’altezza della loro tradizione. La stagione era partita in modo positivo, ma negli appuntamenti successivi si sono un po’ persi.
Lotus e Force India – 6 Nonostante la motorizzazione Mercedes stanno ottenendo meno dell’anno scorso, causa anche la difficile situazione economica, soprattutto in casa Lotus.
McLaren – 5 E’ un voto indirizzato principalmente alla Honda, in grande difficoltà. Si sono resi conto che la tecnologia giapponese è ormai superata e stanno cercando di porre rimedio facendo “acquisti” in Europa. La loro strada è veramente in salita e non sarà facile recuperare il terreno. Ad oggi Alonso e Button hanno conquistato solamente 17 punti. In Ungheria il quinto posto di Fernando rappresenta una bella boccata di ossigeno, ma è stato anche un GP anomalo.