La Formula 1 torna, quarant’uno anni dopo, a Las Vegas. Questa volta non per correre in un circuito allestito nel parcheggio del Caesars Palace, ma in un vero e proprio circuito cittadino con tutte le insidie che nasconde un tracciato di questo genere legate alle vie di fuga e all’ingresso in pista della safety car.
A questo si aggiunge anche l’incognita del meteo, essendo previste temperature molto basse che influiranno sul rendimento delle gomme e sulle strategie. Parliamo di un GP lungo 310 km, una pista che misura oltre sei chilometri (6201 metri) con un rettilineo lungo 2 km.
La Formula 1 torna nella capitale del Nevada, una città che vive 24 ore su 24. Sono certamente curioso di seguire e osservare come si svilupperà l’intero fine settimana. Tutto è nuovo e pertanto imprevedibile. Tra l’altro la gara, per conciliare i vari fusi orari, si correrà sabato sera (domenica mattina ore 7:00 in Italia).
Ci sono ancora due appuntamenti in calendario, tanti punti da assegnare e in ballo posizioni importanti sia in termini sportivi che economici.
Abbiamo una Ferrari che deve recuperare 20 punti alla Mercedes e un’intensa lotta tra McLaren-Aston Martin e Alpha Tauri-Williams per il settimo posto.
Con grande curiosità mi approccerò a questo fine settimana per poi fare serenamente le valutazioni, ma l’aspetto principale resta quello sportivo.
Gian Carlo Minardi
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