Austin, Gran Premio d’America. Siamo entrati negli ultimi quattro gran premi della stagione. Ci aspettano quattro appuntamenti intensi, perché ci sono ancora numerosi posti in ballo. Se il titolo piloti è già nelle mani di Max Verstappen, è apertissima la sfida tra Charles Leclerc e Sergio Perez per titolo di vice-campione. Il monegasco monterà una nuova power-unit, pagando una penalità di cinque posizioni in griglia di partenza.
Altrettanto interessante sono le sfide alle spalle di Red Bul-Ferrari-Mercedes. Da una parte abbiamo la sfida tra Alpine e McLaren, in piena lotta per il quarto posto e distaccate di sole tredici lunghezze. Alfa Romeo e Aston Martin sono in lizza per il quinto posto con soli 7 punti a separarli, per non parlare di Haas e Alpha Tauri appaiata a 34 punti per il sesto posto. Lotte che rappresentano prestigio, ma soprattutto premi in denaro.
Tra l’altro Lewis Hamilton è ancora a digiuno di vittoria quest’anno. Non ha mai concluso una stagione senza successi. Ferrari ha un vantaggio di 76 punti sui diretti avversari Mercedes. Un vantaggio importante, ma non sufficiente per dormire notti serene, considerando il gran numero di punti a disposizione.
Oltre a tutto questo, in ballo ci sono giochi importanti, che mi auguro possano trovare una soluzione – chiara e definitiva – nel più breve tempo possibile. Austin sarà teatro di numerose chiacchiere.
Ma ora facciamo parlare la pista e i piloti
Gian Carlo Minardi
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